I lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (a tempo pieno o parziale) e a tempo determinato (la cui attività lavorativa abbia una durata non inferiore a tre mesi),
Al dipendente che intende valutare l'adesione al Fondo ARCO, devono essere messi a disposizione i seguenti documenti:
L'adesione al Fondo deve essere preceduta dalla consegna dei suddetti documenti e dalla presa visione della Fonte istitutiva. Per aderire il lavoratore deve compilare il Modulo di adesione e presentarlo all'Ufficio del Personale della propria azienda. Ulteriori informazioni sull’adesione al Fondo ARCO:
Per i lavoratori giovani l’adesione ad ARCO è di fondamentale importanza. Questa scelta, infatti, consente di integrare la pensione che gli sarà erogata dall’INPS (in futuro sempre più ridotta per effetto delle riforme intervenute). Iscrivendosi ad ARCO, inoltre, il lavoratore che versa il contributo minimo previsto a suo carico dagli accordi collettivi ha la possibilità di usufruire del contributo del datore di lavoro, altrimenti non dovuto, e di beneficiare del risparmio fiscale sui contributi versati.
Per realizzare il suo scopo istituzionale ARCO sostiene delle spese (per es. personale, affitto e costi della sede, attività degli organi statutari, gestione amministrativa del Fondo e delle posizioni individuali, oggi affidata ad un service amministrativo esterno, attività promozionali e beni strumentali). Per far fronte a queste spese ARCO utilizza una quota parte dei contributi versati, definita quota associativa, che viene stabilita annualmente dall'Assemblea dei Delegati, sulla base di un preventivo di spesa, e viene dedotta dai versamenti effettuati. La quota associativa è pari allo 0,13% della retribuzione su cui viene calcolata la contribuzione. A sostegno delle spese di gestione amministrativa concorrono anche le trattenute di 12 € all’anno operate sulle posizioni dei lavoratori che hanno richiesto la sospensione della contribuzione e per quelli che, pur avendo risolto il rapporto di lavoro, non hanno richiesto la liquidazione delle prestazioni maturate.
La permanenza presso il fondo può proseguire volontariamente oltre il raggiungimento dell’età pensionabile prevista dal regime pubblico di appartenenza, anche in assenza di contribuzione. Ciò può avvenire sia quando l’aderente percepisca effettivamente la pensione di base sia quando abbia deciso di rinviare il momento della pensione.
Questa ipotesi è strettamente connessa all’esigenza concreta del singolo di rimandare la liquidazione della rendita e/o del capitale qualora ciò risulti conveniente da un punto di vista dell’andamento dei mercati finanziari, ovvero, da un punto di vista fiscale, data la riduzione progressiva dell’ aliquota applicata alla pensione integrativa di 0,30 punti percentuali per ogni anno successivo al quindicesimo di partecipazione ad un fondo pensione (nel limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali).
No, l'adesione è volontaria.
Anche per i lavoratori prossimi alla pensione l’adesione ad Arco rappresenta una scelta vantaggiosa; iscrivendosi ad ARCO, infatti, il lavoratore che versa il contributo minimo previsto a suo carico dagli accordi collettivi ha la possibilità di usufruire del contributo del datore di lavoro, altrimenti non dovuto, e di beneficiare del risparmio fiscale sui contributi versati.
All'atto dell'adesione è previsto il versamento di una quota di iscrizione una tantum di Euro 10,33 a carico dell'iscritto , è destinata alla copertura dei costi amministrativi del Fondo e finanzia le spese relative all'apertura della singola posizione presso il Fondo.